sabato 19 agosto 2017

Sardine all'olio nella pentola a pressione




Le sardine "in lattine" possono essere fatte a casa. L'origine è probabilmente fenicia ma è diffusa in tutto il Mediterraneo. Lo stesso occorre con la bottarga. Quella che vi presento adesso è una ricetta toscana (forse livornese) che sembra quella portoghese ma è davvero italiana.


Ingredienti:

1 Kg de filetto di sardine pulite, senza la schiena, le spine e le squame;
3 cipolle grosse;
250 ml di olio extra vergine de olive;
1 limone;
rosmarino, prezzemolo, erbe cipolline e sale.


Preparazione:

Facete una salamoia con 15 gr di sale per 100 ml di acqua, ponete i filetti sotto la salamoia per un paio d'ore, dopo di che se lo scuole asciugandoli con carta di cucina.



In una pentola a pressione, aggiungete la metà del olio EVO e disponete a strati le cipolle tagliate sottile, le sardine e le erbe aromatiche. Ripetete il processo per 2 o tre volte.  Finalmente, aggiungete il suco di limone e il resto d'olio.

Cuocete a pressione per 10 minuti, spegnete il fuoco e lasciate riposare per 10 ore circa. Poi, pendete gentilmente i filetti spostandoli in una pirofila, un baratolo o ciotola quadrata con coperchio e portateli in frigo per almeno un giorno. Il pesce deva essere freddo, mi raccomando, altrimenti si sbriciola.

Deve essere consumato gelato come antipasto con crostatine o pane italiano ma anche può accompagnare insalate diverse.

Buon appetito!

Appunti:

1. La ricetta tradizionale utilizza le sardine pulite senza squame ma con la testa e la schiena. Infatti dopo la cottura tutti saranno belle morbide. Anzi io preferisco i filetti di sardine poiché può essere aggiunto a le torte salate, insalate e anche nella preparazione della sardella.

2. Non si deve aggiungere più sale poiché la salamoia deve essere sufficiente per salare il pesce.

3. Esistono ricette che sono fate con pomodoro, peperone, peperoncino ecc. ma è pure una questione di gusto.

4. Ai miei amici liguri, lombardi e piemontesi: La ricetta genovese aggiunge il vino bianco. In questo caso, si deve lasciare la pentola aperta per l'evaporazione dell'alcool, dopo di che se la chiude.

5. Io suggerisco anche questa ricetta fatta con le triglie. Il colore roseo e il profumo di gamberi della triglia confere una nota divertente! 


sabato 1 luglio 2017

La pinolata



La pinolata è un dolce tipicamente Toscano, della regione del mio nonno. È un dolce semplice che si mangia per collazione oppure per il caffè di sera. Ma se ne va benne anche per uno spuntino, dai! Gli ingredienti sono:

300 g di farina 00
300 g di zucchero a velo 
200 g di burro
3 uova
1 pizzico di sale
buccia di un limone
80 g di pinoli

Preparazione:

Montare il burro con il zucchero a velo fino che diventa una crema. Incorporare le uova e montare anche di più. Poi aggiungere  la farina setacciata (oppure passata su colino di telaio) poiché cosi non si raggruma. Sbattere fino che diventa un impasto bello liscio. Fare una palina e lasciare riposare per 3 minuti.


Untare una teglia con burro e farina oppure utilizzando una carta di forno spostare la palina scacciandola un po' come un circolo, porre i pinoli sopra e infornare a 180 gradi per 40 minuti circa. Poi sfornare e spolverare con zucchero a velo... a "piacer' vostro".

Appunti:

1. I pinoli, qui in Brasile, non si trovano facilmente e se ne lo troviamo è troppo costoso. Invece si può trovarlo come "snubar" in aziende di condimenti arabi.

2. La mia nonna che era da Ferrara lo faceva con le noci o con le mandorle invece dei pinoli (così come la ciambela, sai?). Però, la ricetta toscana originale è quella coi pinoli.